lo scontro religioso insanguina anche le nostre missioni

 

Attacco armato nella zona di Isiolo

Riportiamo una notizia comparsa sul Corriere Eusebiano di venerdì 6 gennaio:

Venerdì 30 dicembre intorno alle 18.45 un gruppo armato ha attaccato la missione di Kambi ya Juu, nella diocesi di Isiolo in Kenya, dove si erano rifugiati una cinquantina di turkana del villaggio di Akadeli. Sul posto c’erano anche una "volontaria" di Buronzo, Claudia Mariuzzo, e tre volontari di Borgosesia appartenenti all’associazione "Un villaggio per amico", che da tempo si occupa di progetti umanitari a favore di Akadeli e Kambi ya Juu. Nella notte sono state uccise diverse persone all’interno delle capanne intorno alla missione, tra cui anche Andrea, il catechista della parrocchia di padre Barnabas Munene, venuto diverse volte in visita a Vercelli e a Gattinara.

Racconta mons. Franco Givone, direttore del Centro missionario diocesano di Vercelli: «La sera del 31 ricevo una telefonata da uno dei volontari di Borgosesia, Siro Erbetta: mi annuncia concitatamente che stanno sparando, che la missione è sotto attacco armato e non si riesce a contattare la polizia né il vescovo di Isiolo, che pure si trovano a un paio di km di distanza da Akadeli. Telefono io alla polizia e due auto vengono inviate sul posto. Poi mi metto in contatto con l’unità di crisi della Farnesina e con l’ambasciata di Nairobi per segnalare la presenza di 4 Italiani in pericolo. La Farnesina – prosegue mons. Givone – riesce a comunicare con i volontari, assicurando loro un pronto intervento e l’ambasciata di Nairobi si interfaccia con militari e polizia, che garantiscono il controllo della situazione. Il 31 i nostri volontari sono tornati a Nairobi e lunedì 2 gennaio hanno incontrato i funzionari dell’ambasciata italiana». Una telefonata in diretta dalla nostra redazione, martedì mattina, annuncia il ritorno in patria entro giovedì. «In questi giorni – conclude don Franco – cercherò di parlare anche con la nunziatura apostolica di Nairobi e il Vaticano, sollecitando il loro intervento per salvaguardare l’incolumità dei cristiani nelle zone musulmane del Kenya».

clikka per vedere il pdf della notizia pubblicata dal Corriere Eusebiano relaticamente a questi fatti preoccupanti. 

Padre Barnabas con la sua gente La parrocchia di padre Barnabas

 

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