Le MISSIONI DIOCESANE (anno 2017)

Le Missioni dell’Arcidiocesi di Vercelli (2017)

Tra gli anni 2014-2017 il nostro Centro MISSIONARIO ha vissuto dei cambiamenti dovuti a varie cause che cerchiamo di illustrare brevemente:

  • la prima  è la diminuzione dei nostri missionari sul campo per motivi di età col rientro in Italia di alcuni e il decesso di altri.
  • la seconda è il ridimensionamento delle entrate economiche del C.M.D.  a causa della crisi in Italia
  • Infine gli avvicendamenti nel personale dell’Ufficio stesso con il passaggio della Direzione da don Franco Givone a don Patrizio Maggioni e la riorganizzazione interna secondo le direttive di Missio Nazionale.
  • Inoltre, pur restando il sistema delle Adozioni o Sostegno a distanza la base della nostra struttura di aiuto economico alle missioni, con la quaresima di fraternità 2017 abbiamo cercato di introdurre il modo di lavorare per progetti come suggeriscono direttive sia regionali che nazionali e che prima veniva praticato solo saltuariamente.

 

Siccome queste pagine vogliono essere un tramite il più trasparente ed immediato possibile tra i nostri amici e lettori che, a qualunque titolo, si interessano delle missioni e le missioni stesse, non solo quelle diocesane, ma tutte le missioni che hanno avuto o hanno in qualche modo contatto o legame con realtà vercellesi operanti nel sud del mondo,  abbiamo pensato di riorganizzare queste pagine dedicate alle Missioni Diocesane. Infatti dall’ultima riorganizzazione delle pagine di questo sito (anno 2009/10) sono ormai trascorsi anni e, visti i numerosi cambiamenti intervenuti nel frattempo, sia nella realtà italiana che in quella delle missioni e brevemente riassunti qui sopra,  abbiamo ritenuto opportuno dare un nuovo punto di partenza, aggiornato e adeguato alle nuove situazioni, alle pagine di questa sezione.  

KENYA – ISIOLO

Dalla morte di mons. Locati le presenze di Vercellesi in Kenya si sono ridotte. Solo le Suore di Loreto assicurano ormai una presenza vercellese costante e per di più condivisa con la casa di Nairobi. Mons. Ireri compie, come tutti i vescovi dei paesi di missione, viaggi in Italia ed in Europa con regolarità. Da questo sito nel blog abbiamo cercato di tenervi aggiornati su tutte le volte che è stato a Vercelli e sulle notizie che ci ha portato.

Un altro mezzo per conservare da parte di Vercelli un legame con la madre di tutte le missioni vercellesi è quella dei viaggi dei vercellesi ad Isiolo. Inserire dei giovani volontari italiani senza specifica preparazione in questo contesto in cui gli italiani latitano è particolarmente difficile. Per questo i viaggi realizzati sono quelli di adulti che raramente superano la durata di un mese e quindi hanno delle limitazioni oggettive. Anche il nostro Arcivescovo, don Marco, appena ha trovato il tempo dopo il suo arrivo nella nostra diocesi, ha visitato Isiolo nell’estate 2015. Dopo il viaggio del Direttore del CMD don Franco Givone del 2012 solo nel 2016 il nuovo direttore Don Patrizio Maggioni ha compiuto una visita ufficiale in Kenya.

Una terza via per ottenere un rinsaldamento ed un rinvigorimento dei legami Vercelli-Isiolo si sta scoprendo in questi ultimi tempi ed è costituita dai sacerdoti o seminaristi di Isiolo che vengono a studiare in Italia. Si sta cercando di fare in modo che la loro presenza in Italia sia piena di contatti e periodi di permanenza a Vercelli e si sta pensando di chiedere che tutte le volte che gli studi prescelti sono impartiti anche nelle facoltà teologiche di Torino o di Milano vengano privilegiate appunto queste facoltà per poter ospitare proprio a Vercelli questi sacerdoti che sono il futuro della Chiesa in Isiolo e che potrebbero tornarvi carichi di conoscenze, esperienza, contatti e soprattutto amicizie vercellesi. Un importante cambio di prospettiva che però sembra essere in linea con i tempi.

Con questa immagine dell’aeroporto di Isiolo in costruzione vorremmo introdurre alcuni aggiornamenti riguardo alla situazione politica-civile del Kenya odierno:

  • Da perla dell’Africa dell’immediato fine colonialismo degli anni ’60 del secolo scorso, il Kenya si è trovato sempre più invischiato nel grande problema dei nostri giorni del terrorismo internazionale e della connessa contrapposizione religiosa o meglio pseudo religiosa tra mondo occidentale e fondamentalismo islamico.
  • Isiolo è terra di convivenza tra realtà economiche, pastorizia e agricoltura, realtà etniche, borana e turcana e altre realtà tribali minori, realtà religiose, cristiani e musulmani. Gli equilibri, faticosamente raggiunti nei primi anni del postcolonialismo inglese hanno subito dure prove ma hanno comunque resistito, la vera sfida è quella odierna che per certi versi hanno il volto del terrorismo internazionale, per altri invece quello della globalizzazione senza regole e progetti a misura delle concrete comunità etniche e nazionali.
  • Anche i cambiamenti climatici hanno condizionato la vita di questo giovane paese: in particolare la siccità ha infierito in questi ultimi anni ricreando situazioni di emergenza alimentare e portando spesso tensione tra pastori ed agricoltori a causa della mancanza d’acqua o meglio per il controllo delle poche fonti di questo preziosissimo ed essenziale elemento rimaste disponibili sul territorio. Questa situazione ha sconvolto anche la vita scolastica nel distretto di Isiolo dove le famiglie hanno ritirato i figli dalla scuola per impiegarli nella custodia delle greggi o delle fonti a seconda delle situazioni.

 A commento e chiosa di questa nostra sommaria descrizione della situazione attuale ad Isiolo vogliamo riportare qui il collegamento ad un documento comparso a fine settembre sul sito MalindiKenya.net. Proprio quando le situazioni sono dure e difficili, quando la speranza sembra quasi irragionevole, è proprio il momento di non perdere la speranza… in Kenia come in ogni altra parte del mondo….

 


Mozambico

Maimelane – Mozambico

La missione di Maimelane è stata la prima missione in cui i missionari vercellesi, dopo l’uscita dal Kenia, si sono inseriti in Mozambico. La missione era stata costruita dai missionari della Consolata nel territorio della diocesi di Inhambane. La missione della Consolata aveva attraversato i difficili anni della decolonizzazione e della guerra civile di cui restano segni ancora oggi il distrutto ospedale e il cimitero. Con la contrazione dei numeri delle vocazioni degli ultimi decenni del novecento l’arrivo dei missionari vercellesi era stato accolto con favore e per una quindicina di anni i missionari vercellesi hanno avuto un ruolo importante nella vita della missione stessa e nel suo sviluppo. Gli ultimi anni hanno visto l’inserimento in quella missione di un sacerdote della diocesi di Ivrea che per il momento è l’ultimo rimasto. La mobilità sociale che caratterizza la zona attorno a Maimelane a causa della presenza di importanti attività estrattive hanno impoverito il territorio dove sorge la missione e spostato il grosso della popolazione in zone limitrofe ma comunque distanti. La costruzione di un ospedale in queste nuove zone di popolamento stanno ponendo nuove sfide a chi dovrà occuparsi del futuro di quella missione.

INHASSORO

Inhassoro è la più recente delle missioni vercellesi. Lo divenne nel 2001 quando don Pio Bono e Caterina Fassio, su richiesta del vescovo locale si spostarono da Maimelane ad Inhassoro. Maimelane era stata la prima missione in cui arrivarono i missionari vercellesi. Ad Inhassoro non c’era mai stata missione, ma grazie all’impegno dei missionari e all’aiuto di tante persone ed istituzioni in questi anni è diventata una grande missione con alcune realtà di assoluta eccellenza come la l’istituto industriale e commerciale “Estrela do mar”.

 

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