viaggio ad Isiolo di Enzina e Piero Giubellina

viaggio ad Isiolo – dicembre 2010

I viaggi  di volontariato in terra d’Africa, nel nostro caso ad Isiolo, in Kenya, sono, per tutti o quasi, programmati molto  tempo prima e  la  permanenza  si protrae per almeno 15 gg. considerato che solo per i trasferimenti (Vercelli – Malpensa – Zurigo – Nairobi e poi ancora 350 km d’auto per arrivare ad Isiolo)  sono necessari  circa 2 giorni e più e altrettanti per il ritorno.

Quando lo scorso dicembre, a noi due pensionati, è giunta  la proposta dalla giovane Madre Giovanna Sartori, Superiora Generale  delle Suore Madonna di Loreto di Vercelli, di effettuare un viaggio ad Isiolo (andata e ritorno in sette giorni) la settimana  prima  del Santo  Natale, sul subito abbiamo declinato! Avevamo in programma un viaggio ad Isiolo, ma ad Agosto 2011 con mons. Franco Givone, Direttore del Centro Missionario, e gli amici del nuovo Direttivo, da poco nominati dall’ Arcivescovo, per uno scambio di visite d’amicizia tra le due Comunità Eusebiane. Dopo pochi giorni, tra molte nostre  perplessità, ci siamo trovati però in volo per il Kenya.   All’arrivo in Isiolo, come, d’incanto tutte le remore erano svanite. Ognuno ha svolto  i compiti programmati senza difficoltà;  madre Giovanna, con i suoi incontri di lavoro, noi con l’incarico, da parte del Centro Missionario di Vercelli, di occuparci dei risultati dei ragazzi sponsorizzati, essendo  in Kenya ultimato l’anno scolastico al 30 novembre 2010 e di predisporre il lavoro delle Sponsorizzazioni per il nuovo anno, per quei ragazzi fortunati di essere arrivati in età scolare. Non dobbiamo infatti dimenticare che dei bambini morti nei primi 30gg. di vita il 95% appartiene all’Africa e all’Asia, come scrive "Ann Veneman" direttore generale UNICEF, Come pure non dobbiamo dimenticare le morti di 350.000 partorienti all’anno. L’80% di queste morti si potrebbero senz’altro evitare se le donne avessero accesso ad un Sistema Sanitario di base neonatale ed Ospedaliero.  Il Distretto di Isiolo, vasto quanto il Piemonte, rientra in questa media mortale, essendo ancor oggi senza Presidio Medico Pediatrico, nè Ostetrico, nè Ginecologico.  Prima di cadere martirizzato nel 2005, all’interno della Missione da lui fondata nel 1964, mons. Luigi Locati, primo Vescovo di Isiolo, nella sua lungimiranza profetica  aveva  chiesto aiuto, verso il 1995,  a diversi Organismi Nazionali ed Internazionali,  per la costruzione e gestione di un ospedaletto a favore di queste madri e bambini di povere tribù nomadi. Il giorno prima della nostra partenza il nuovo Vescovo di Isiolo, mons. Anthony Ireri Mukobo, ci  ha allora proposto di vedere i lavori di una nuova costruzione intitolata a Papa Giovanni Paolo II ed a mons. Luigi Locati. Abbiamo subito accettato e con suor Flavia, una delle prime suore di Loreto missionarie,  ancor oggi sul campo in questo avanposto della cristianità a maggioranza mussulmana, ci siamo diretti sul posto. Alla periferia, appena dopo la Secondary School e  il Seminary,  edificati in parte  grazie alla donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, ci è apparsa  in fase di costruzione una bella e ampia struttura, opera di una Organizzazione Canadese sostenuta anche con il contributo della C.E.I.  Questa struttura diventerà  il futuro Ospedale Maternity, tanto sognato e desiderato dal nostro don Luigi. L’appello del Vescovo Anthony a noi Italiani è di  continuare a sostenerlo nella futura gestione della struttura sia a livello di personale Medico Volontario part time, sia di piccoli contributi per le mamme indigenti.   Caro Don Luigi, tu dicevi sempre che è doveroso ringraziare i benefattori che sponsorizzano i tuoi bambini poiché senza di loro avresti realizzato poco.Ci rendiamo conto che da lassù continui a far in modo che la provvidenza continui ad aiutare le bambine di ieri, mamme oggi, come abbiamo potuto constatare. Grazie, per averci insegnato a comprendere che la provvidenza e l’amore non hanno confini.

 Enzina e Piero

 

il nuovo ospedale in costruzione ad Isiolo

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