Condanna a morte per gli assassini di Mons. Locati

 

Giovedì 6 novembre padre Peter Guyo Malley, un sacerdote cattolico della diocesi di Isiolo (Kenya) e altri quattro complici, sono stati condannati a morte per l’omicidio del vescovo Mons. Luigi Locati avvenuto il 14 luglio 2005.

Mons. Luigi Locati vescovo di Isiolo è stato ucciso, spiega il giudice, a causa dei contrasti con il sacerdote. Il movente dell’omicidio attuato dal presbitero e dai suoi quattro complici sarebbe stato impossessarsi delle donazioni finanziarie della diocesi e avere il controllo delle risorse dopo il ritiro del vescovo, che sarebbe avvenuto entro l’anno.
Secondo il pubblico ministero l’uso improprio dei fondi della diocesi era diventato lo scopo primario di padre Peter Guyo Malley, che, dopo essere stato scoperto da Locati, non voleva accettare di non poter più amministrare i beni della diocesi “a modo suo”.
Nella sentenza il giudice afferma: “Il sacerdote programmò, finanziò, organizzò e reclutò i complici che avrebbero poi eseguito il piano di uccidere il vescovo”.
In realtà, la condanna a morte ha una valenza puramente formale, in quanto in Kenya dal 1987 le pene capitali vengono commutate in ergastolo.
Nella tragedia se ne aggiunge un’altra: al momento della lettura della sentenza, la vecchia mamma di padre Peter cade a terra stroncata da un infarto.

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